Terzi nega il visto ai parlamentari siriani. La lettera a Napolitano

Alla c.a del Presidente della
Repubblica Italiana
On. Giorgio Napolitano

Oggetto: Diniego Visto per i Deputati della Delegazione Parlamentare Siriana.

Illustrissimo Presidente,
Ci rivolgiamo a Lei quale massima autorità della Repubblica Italiana e garante e responsabile politico della fase di transizione che sta vivendo l'Italia in questo periodo storico.
Da anni, il Centro Italo Arabo, Assadakah, si impegna a favorire il dialogo con i Paesi aderenti alla Lega araba, perseguendo con tenacia e grazie al supporto dei propri aderenti, i principi legati alla ricerca della pace, della tolleranza e del rispetto fra i popoli.
Il nostro impegno è aumentato in questi ultimi anni, anche a seguito dei sommovimenti politici in Nord Africa e Medio Oriente.
Il dialogo e il confronto anche di posizioni antitetiche rappresentano per noi valori imprescindibili.
Tenendo fede a tali principi, Assadakah ha invitato in Italia, per la prima settimana di ottobre una Delegazione di parlamentari Siriani.
Il recente diniego del visto da parte del Ministero degli Esteri ai membri della Delegazione Siriana, la cui visita in Italia era stata programmata da lungo tempo, rappresenta un atto di inaudita gravità, che vanifica i tentativi di dialogo e cooperazione tra il Nostro Paese e la Siria, che il Centro Italo Arabo ha tentato di perpetuare con il supporto delle Istituzioni parlamentari.
La Delegazione, infatti, avrebbe dovuto partecipare ad incontri istituzionali con i membri della Commissione Affari Esteri al Senato e con il Presidente della Commissione On. Lamberto Dini, avrebbe inoltre dovuto incontrare i rappresentanti della I Commissione Affari Costituzionali e Presidenza del Consiglio ed Interni

Tale atto, che ha suscitato la ferma reazione anche delle Istituzioni Parlamentari coinvolte, viola i principi della democrazia e del rispetto dei popoli che sono alla base della nostra Carta costituzionale. La posizione del Ministro che vede nella soluzione bellica l’unico mezzo utile ad arginare le violenze in Siria si pone in netta antitesi con l’art. 11 della nostra Costituzione.
Le chiediamo un intervento fermo che arresti l'insipienza e l'intolleranza manifestata con questo atto dal Ministero degli Esteri italiano.
Ci rivolgiamo a Lei, che in anni di onorata carriera politica e istituzionale ha dato prova di grande apertura mentale, tolleranza ed alta moralità, affinché il Nostro Paese sia ancora un esempio di propensione al dialogo, alla pace e alla tolleranza tra i popoli, e possa uscire dallo Stato di marginalizzazione internazionale nel quale l’hanno relegata gli accadimenti e le decisioni politiche dell’ultimo periodo.
Il nostro è da sempre un Paese libero e aperto e auspichiamo che tali principi “faro” per l’Italia e gli italiani non vengano offuscati e infangati da scelte politiche troppo tecniche e poco umane.
Auspicando in Suo intervento risolutore
Le porgo i miei più Cordiali Saluti

Il Segretario Generale della Federazione Assadakah

Raimondo Schiavone

5 ottobre