PRESIDIO-MANIFESTAZIONE
in Piazza
E’ in atto una grande campagna di disinformazione fondata su menzogne per farci accettare la partecipazione dell’Italia ad una aggressione criminale contro un Paese sovrano come la Siria.
Le potenze della NATO (Italia compresa) alleate alla monarchia dell’ Arabia Saudita e del Qatar, stanno cercando per motivi economici e geopolitici di ridisegnare la mappa del Medio Oriente, questo non ha niente a che fare con la “democratizzazione” come ci insegna la situazione in cui si trovano Afghanistan, Iraq, Libia, dove ora regna povertà e violenza, una grande parte della popolazione è morta o rimasta ferita sotto le bombe, e tutto questo per arricchire alcuni Paesi dell’occidente come durante il vecchio colonialismo.
Lo schema collaudato per raggiungere questi obiettivi prevede la creazione del consenso popolare attraverso la disinformazione in TV e sui giornali, per avvalorare la necessità di un intervento armato dovuto a ragioni “umanitarie”. Il cosiddetto “intervento militare umanitario” ha sempre portato ad imponenti violazioni dei diritti umani e all’azzeramento del fondamentale diritto di autodeterminazione dei popoli.
Si mira ad insediare governi fantoccio, come in Afghanistan o in Iraq, ancora più oppressivi dei precedenti, anche contro le donne e le istanze di progresso, l’importante è che siano leali e subordinati agli interessi occidentali. Per ottenere questo risultato le potenze imperialiste fomentano la violenza finanziando e armando i conflitti interni addirittura inviando consiglieri militari, mercenari e armamenti sofisticati.
Per la guerra all’IRAQ i cui motivi sono stati completamente inventati sono morte centinaia di migliaia di civili iracheni, si sono spesi centinaia di milioni di euro che avrebbero dovuto essere spesi per la sanità, la scuola, i servizi sociali, per garantire il diritto alla casa e una vita più dignitosa per tutti.
NON UN SOLDO PER LA GUERRA!
“L’Italia ripudia la guerra come strumento d’offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, questo recita l’Art. 11 della nostra Costituzione nata dalla Resistenza.
Ci opponiamo fin da ora alla “no fly zone" che è un intervento militare diretto, con distruzioni e massacri di civili, come ben sappiamo. Vogliamo dal Governo Monti, che ha tagliato le pensioni e i diritti dei lavoratori e dei cittadini aumentando invece le spese militari, e dai Partiti che lo sostengono in Parlamento, la cessazione immediata di qualsiasi appoggio esterno ai belligeranti; da subito taglino le spese militari e pongano fine a tutte le missioni all’estero.
Noi organizzazioni e cittadini di diverso orientamento e differenti sensibilità sentiamo il dovere di chiamare alla mobilitazione contro la minaccia di guerra aperta alla Siria e anche all’Iran, con grave pericolo di estensione del conflitto difficile da prevedere.
Comitato contro la guerra Milano