ATTENTATO A DAMASCO


Molti cittadini si sono riuniti in via al-Sawra a Damasco per riaffermare la loro determinazione ad affrontare il terrorismo e condannare i Paesi che stanno finanziando e sostenendo il terrorismo.

Intanto, è salito a 52 il bilancio delle vittime e a almeno 250 il numero dei feriti.

Oltre che dalle principali associazioni, partiti e istituzioni siriane, anche dall'estero arrivano i primi messaggi di condanna del vile gesto e di solidarietà per la Siria.

In particolare, Alexander Loukachevitch, portavoce ufficiale del ministero degli Esteri russo, ha dichiarato la condanna da parte di Mosca di questo atto terroristico, invitando quanti sostengono questi terroristi a fare pressioni per fermare la violenza armata.

Il ministero degli Esteri iraniano, dal canto suo, ha affermato che i nemici della Siria operano attraverso questi atti di terrorismo per ostacolare le riforme politiche e minare la stabilità e la sicurezza nel Paese.

Dal Libano, arrivano le condanne del movimento Hezbollah e dall'ambasciatore cinese a Beirut, Wu Zexian, che ha aggiunto la speranza che la situazione in Siria possa tornare all'equilibrio quanto prima.

Ancora una volta silenzio assordante da parte della comunità internazionale.

Da SYRIA - L'altra faccia della rivolta

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